Fin da quando ho pubblicato questo sito
nel 2001 ho ricevuto domande del tipo :come questa
idea è venuta fuori?
perché questo tipo di aeromobile è
cosi importante oggi? perché
non è stato possibile immaginarlo prima?
,ed infine ,quale è il potenziale inserimento
e gli impieghi per questo tipo di macchina nel contesto attuale
e futuro?
Tra
le tante domande pure ricevute, altrettanto importanti sono
state :hai costruito un prototipo?
sei in cerca di investimenti? quanto
potrebbe costare? che tipo di carburante
utilizza? e cosi via. Ho cosi deciso di scrivere
questa introduzione in modo da rispondere ad ognuno, in breve
proverò ad illustrare gli aspetti più evidenti
nel modo più semplice ed allo stesso tempo in maniera
dettagliata, attraverso gli elementi più importanti
dell’invenzione, incluso i reverberi sociali ed economici
che essa stessa potrebbe rappresentare, cosi come una breve
ma dettagliata analisi tecnica che si può approfondire
esplorando le pagine successive all’introduzione.
Tutto
è cominciato quando iniziai a frequentare il corso
di pilota privato di elicottero presso la Scuola Nazionale
ELicotteri e fin dai primi giorni di addestramento nel lontano
1988, l’idea di immagianre
un mezzo nuovo con le stesse caratteristiche dell'ala rotante
mi intrigava, cosi l'osservazione dell’atterraggio di
un AGUSTA 109 EMS che si posava
dolcemente sul campo di volo mi provocò una sorta di
illuminazione "tecnologica".
All’epoca
ero estremamente colpito, ero giovane e poi perché
ho sempre amato gli elicotteri e questa macchina è
tra le mie preferite sotto molti aspetti, e sebbene volassi
già da tempo sul piccolo NH300
non avevo ancora assorbito il concetto dell’importanza
delle procedure di emergenza e delle potenzialità EMS
relative a questi mezzi.
Quel giorno ebbi una lunga conversazione con il pilota, cosi
come ogni allievo solitamente fa all’inizio ed ero eccitato
per quella novità. Facevo mille domande a quel poveretto
che con pasienza cercava di soddisfare le mie curiosità.
Io osservavo quell’essere umano che era capace di controllare
perfettamente una meravigliosa macchina volante con assoluta
sicurezza e perfetta interazione ed ai miei occhi sembrava
quasi un alieno.
Sapevo
che sarei diventato un pilota professionista un giorno
riuscendo a raggiungere lo stesso livello di preparazione
e le stesse capacità di controllo del volo del mio
interlocutore, ero il mio principale obbiettivo a quei tempi.
Ero cosi coinvolto nella conversazione che ricevetti un rimprovero
dal mio capo istruttori per il ritardo col quale mi ero recato
in aula per la lezione teorica giornaliera.
Durante
quei minuti, conversando con il comandante del A109, e contemporaneamente
osservando nei dettagli l’elicottero notai la fragilità
ed allo stesso tempo dell'insita “pericolosità”
del mezzo e per questo doveva essere gestita con molta cautela
e quanto una tale macchina potesse essere limitativa se si
immagginava lo sviluppo urbanistico nel futuro, pur essendo
essa stessa straordinaria. Cosi cominciai a pormi una serie
infinita di domande cercando di immaginare una risposta unica
e definitiva nella forma di un velivolo del futuro, cominciando
ad abbozzare alcune idee interessanti che si svilupparono
sin dai giorni a venire.
Proprio in quei giorni tra l' Ottobre
e il Novembre del 1988 lungo il
corso di pilota privato cominciai ad abbozzare dei progetti
che sebbene fossero primitivi ed ingenui, giacchè non
avevo ancora appreso le nozioni che posseggo oggi, sono stati
di certo la base importante di sviluppo sul campo, studiando
intensamente tutto ciò che riguardava l’aerodinamica,
la meccanica ed i motori a turbina. Dopotutto era parte del
programma di preparazione per i brevetti sia privato che commerciale
poi.
Era il momento giusto per iniziare ed ero direttamente coinvolto
nelle esperienze giornaliere di volo e questo mi travolse
divenendo il punto di partenza per tutto ciò che ora
è visibile sul sito come processo finale di questo
lungo e complesso percorso.
Ho
compiuto numerose ricerche ovunque fosse possibile cercando
libri, costruendo modelli, raccogliendo informazioni su tutto
ciò che riguardava le macchine a decollo ed atterraggio
verticale "VTOL" del passato,
in modo particolare di tutte quelle sviluppate e costruite
dal dopoguerra in avanti. Per un periodo di tempo ero talmente
immerso nella ricerca che gli altri pensavano che io fossi
impazzito.
Oggi
grazie a tanti anni dedicati allo sviluppo del progetto sto
raccogliendo del materiale storico sul volo verticale di straordinaria
importanza e spero di poter pubblicare un giorno una serie
di volumi dedicati alla storia di questa branca del volo artificiale.
Quando poi mi recai negli USA per conseguire la licenza commerciale
non passò molto tempo prima che visitassi il museo
aerospaziale di Wanshington in cerca di qualche risposta illuminante
alle molte domande che avevo in mente, sopratutto per trovare
una ragionevole soluzione alle numerose problematiche del
volo verticale. Sfortunatamente non ebbi l’illuminazione
che mi aspettavo tuttavia il materiale era tantissimo ed estremamente
interessante ed è stato la base di studio per gli sviluppi
dei progetti successivi.
L’esperienza
americana fu incredibile, perché la cultura aeronautica
in quel paese è davvero estrema e completa, oltre che
avere delle antiche radici tecnologiche gli americani organizzano
costantemente moltissimi air-show durante tutto l’anno
dove è possibile vedere da vicino aeromobili con caratteristiche
particolari e poco comuni, dunque un'abbondante quantità
di materiale da studiare e da sviluppare.
Il
resto della storia; quella del CellCraft e
dei Verticraft è relativamente
recente e risale agli inizi del 1996
quando riuscii a completare il secondo progetto ad con un
modello denominato G413, tutto quello
che era avvenuto prima furono solo una lunghissima serie di
idee da ordinare in modo da ottenere la soluzione ottimale
per sviluppare un velivolo perfetto adatto ad affrontare le
problematiche del volo urbano e la mobilità di emergenza.
La
mobilità urbana mediante mezzo aereo
L’argomento
racchiude numerosi aspetti da analizzare più nei
dettagli, esso è il vero motivo di questo di questa
serie di progetti “secondo il mio punto di vista
naturalmente” ed è la ragione del perché
dell'importanza dello sviluppo di un tale aeromobile e di
quanto possa essere rivoluzionario sopratutto per applicazioni
civili, e non solo perché l’elicottero non
può più soddisfare i criteri di sicurezza
ormai indispensabili all'interno di aree a forte sviluppo
urbanistico, ma per il bisogno di un servizio maggiormente
incisivo e sicuro per uso sociale adatto proprio alle aree
urbane soprattutto in previsione degli sviluppi architettonici
futuri come le mega città.
Per
la risoluzione di una tale problematica è necessario
comunque disporre di un velivolo che abbia caratteristiche
VTOL proprietà unica degli
elicotteri. In primo luogo è importante precisare
il significato di cosa VTOL (Vertical
Take Off or Landing) significa, questa sigla
infatti identifica un aeromobile capace di decollare ed
atterrare verticalmente, caratteristica non solo degli alicotteri
ma anche di cui alcuni mezzi militari speciali come l’AV8B
HARRIER oppure l’OSPREY
V22.
E’ straordinario il fatto che sin da LEONARDO
ad oggi in molti si siano cimentati nel progettare; disegnare
e costruire macchine volanti con queste precise caratteristiche
e che fossero in grado di raggiungere prestazioni accettabili
sopratutto in termini di sicurezza del volo, dopotutto si
può dire che proprio Loenardo Da Vinci
ha inventato il concetto di volo verticale, che nel mio
caso è riassunto nella struttura inventata da me
con il nome di Verticraft.
Dunque tutti gli aeromobili VTOL
proprio per le loro caratteristiche sono macchine capaci
di muoversi nello spazio ed interagire su quasi tutte le
superfici disponibili senza necessità di una pista
lungo o corta ma solo di una superficie sufficiente a contenere
l'aeromobile e questo ci permette di immaginare senza troppo
sforzo una serie lunghissima di possibilità perfino
oltre l’utilizzo odierno dell’elicottero sia
per usi militari che civili.
Personalmente
preferisco parlare di impiego civile, se non altro per il
fatto che ho menzionato il problema dell’URBANIZZAZIONE
che rappresenta una nuova frontiera da superare sia per
il trasporto che per l’intervento d’emergenza
ma sopratutto perchè questo impiego è senza
dubbio molto più utile e creativo.
Le
nostre città diventano anno dopo anno sempre più
grandi espandendosi oltre lo sguardo, vi sono edifici con
diverse altezze e dimensioni, le strade sono continuamente
trafficate, i parcheggi pieni, insomma ci sono numerosi
ostacoli tutto intorno che impediscono l’avvicinamento
e di conseguenza l’atterraggio di un mezzo aereo come
l'elicottero e le operazioni con questi mezzi a meno che
il pilota non abbia la possibilità di atterrare su
edifici appositamente attrezzati, o su strade larghe abbastanza
da non rappresentare un pericolo per il rotore, diventano
spesso difficili o addirittura impossibili, personalmente
conosco bene il problema durante il periodo americano quando
vivevo nella contea di Orange in California e mi trovavo
giornalmente a volare sull'intera area di Los Angeles mi
trovavo spesso a riflettere sul dilemma di dove atterrare
in caso di avaria dato che vi era una continuità
urbanistica incredibile, praticamente a perdita d'occhio.
Sebbene
ci siano aree propriamente regolamentate identificate come
eliporti, “ che io ribattezzerei vertiporti”
esse sono le uniche certificate e sicure per queste macchine
per consentire le operazioni EMS
ed i movimenti a terra.
Si noti che in molti casi vi sono ostacoli sospesi ,come
le linee elettriche paragonabili a predatori naturali per
gli elicotteri cosi come le tele di ragno per le mosche,
ed ogni elicotterista ne conosce bene il significato.
Sfortunatamente
anno dopo anno portare a termine una missione EMS in aree
urbane è sempre più difficile per i troppi ostacoli
estremamente minacciosi proprio per i rotori cosi pericolosamente
esposti agli ostacoli esterni.
Se
si pensa alle operazioni di polizia ad esempio ci si rende
conto che sebbene seguire un veicolo in fuga sia relativamente
facile per un equipaggio ben addestrato, è altrettanto
difficile invece intervenire al suolo dopo aver bloccato i
fuggiaschi in un eventuale area confinata.
Infatti bisognerà mantenere una posizione di osservazione
con un consumo elevato di carburante ed una pericolosa esposizione
per l'aeromobile al fuoco ostile proveniente da terra.
Le macchine ad ala rotante sono assolutamente importanti ed
esse hanno conquistato una nicchia enorme nel mondo aeronautico
e del volo verticale, sono oltretutto straordinariamente affascinanti;
il rotore di un elicottero e capace di muovere l'aeromobile
nella direzione desiderata sollevandola e posandola da, e
su una superficie con assoluta perfezione. Tuttavia esso stesso
è la causa del limite tecnico dovuto non soltanto alla
difficoltà di raggiungere velocità di crociera
elevate questo a causa di una serie di leggi sia fisiche che
aerodinamiche che di natura meccanica, che coinvolgono la
struttura propria delle pale e del rotore stesso e che ne
limitano radicalmente le prestazioni, ma sopratutto per il
pericolo che esso rappresenta in quanto massa rotante esposta
pericolosamente all’esterno che può risultare
a volte letale sia per l’equipaggio che per il personale
di terra.
Il rotore può colpire un recinto, un albero, un palo,
un cavo, perfino un piccolo uccello può provocare un
pericoloso sbilanciamento dell’intero sistema causando
danni con conseguenze catastrofiche per la missione stessa.
Molti incidenti avvengono coinvolgendo il rotore principale
ed il rotore di coda provocando vittime e danni a volte serissimi.
Dunque come si può vedere le macchine ad ala rotante
non possono essere impiegate con assoluta efficacia nella
maggior parte dei compiti per i quali un tempo erano di vitale
importanza, oltretutto le esigenze operative sono sempre piu
diversificate e varie e se si pensa all'inizio della storia
dell'elicottero non era possibile immaginare altri ruoli che
non fossero unicamente operazioni di salvataggio su campo
militare come nel debutto della guerra di Corea.
La società urbanizzata presenta troppi ostacoli e problematiche
che vanno aumentando col tempo al passo con la struttura stessa
delle metropoli sempre più congestionate.
Dunque
le operazioni di emergenza di soccorso e di polizia in aree
urbane diventeranno sempre più difficili e richiederanno
prestazioni e possibilità molto superiori a quelle
offerte dall'ala rotante.
Aeromobili come il CellCraft possono
rappresentare una valida risposta anche per il trasporto privato
oltre che per l’impiego civile cosi come avviene oggi
già attraverso i mezzi privati come gli elicotteri
e gli aerei, ma con maggiori capacità di intervento
e di penetrazione all'interno di vaste aree urbane.
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